GUIDONIA – Pioggia di soldi per associazioni, comitati, persino persone fisiche. La cultura intesa in senso lato piace ai grillini soprattutto a un anno dalle elezioni comunali in programma nel 2022. Così, è capitato e per volontà espressa del sindaco Michel Barbet, che il Comune di Guidonia Montecelio (il 12 agosto scorso, la determina è la numero 44) liquidasse 100,68 euro di patrocino oneroso a un soggetto X (il nome è pubblicato in atti) a copertura dei costi sostenuti con la Siae per lo svolgimento del festival cinematografico dedicato allo scomparso regista di Amore Tossico Claudio Caligari, tenuto in estate all’interno «del teatro Don Chisciotte (già piccolo teatro dei Sassi)» di Montecelio.

Il particolare trattamento riservato al soggetto X, disposto addirittura con un provvedimento sindacale (numero 52133 del 31 maggio 2021) rende l’idea dell’attaccamento grillino all’evento, descritto in atti come tra le manifestazioni «che assumono particolare rilievo nella tradizione popolare». D’altro canto il regista individuato per la prima edizione di questo festival era talmente noto a Montecelio (e non solo) e la sua opera così radicata nelle tradizioni  locali, che gli estensori della determina, cittadini prima che dipendenti comunali, non hanno avuto difficoltà ad attribuirgli il suo nome corretto: «Claudio Cagliari».

Ora, che il festival finanziato in gran parte dalla Regione Lazio, stesse a cuore al capogruppo e presidente della commissione Cultura del M5S Matteo Castorino non è mistero. Quanto l’abbiano gradito i montecellesi non è invece dato sapere. Poco, tanto? Nel Borgo «Claudio Cagliari» e il festival a lui dedicato non se li ricorda nessuno. Ma la china a prediligere progetti culturalmente affini e politicamente utili in vista delle prossime alleanze elettorali (con il Pd e la sinistra), scelti con criteri discrezionali dal «cerchio magico del sindaco» – questa almeno è l’accusa di Claudio Caruso, consigliere dissidente ex M5S – è inarrestabile. Proseguita anche dopo le proiezioni di Amore Tossico. Creando polemiche infuocate. Perché dal profano e passando al sacro, dai centri sociali di Caligari e Castorino alla Parrocchia di Santa Maria di Loreto (nel cuore da sempre del deputato Sebastiano Cubeddu), l’amministrazione 5Stelle finanzia tutti (o quasi) senza badare ai contenuti. Anzi, dalle parole dell’assessore alla Cultura Elisa Strani, pronunciate ieri in una conferenza stampa ristretta (che ha escluso dagli inviti i giornalisti sgraditi), si è capito che se i progetti non ci sono è anche meglio. I soldi stanziati non sono erogati sulla base della qualità delle proposte ma della rendicontazione delle spese sostenute. Il che significa che chiunque può comunicare cosa intende fare anche a voce e il Comune poi rimborsa in quota parte.

In questa logica hanno trovato soddisfazione le iniziative settembrine di alcune associazioni: un cineforum, un appuntamento con il gruppo di lettura «Lettori Virali», tema caro all’ambasciatore del libro Antonio Capitano, intellettuale e dipendente comunale, altri murales per riqualificare (stavolta) l’esterno dello stadio cittadino. Tre contributi per un totale di 15mila euro: le note pervenute con richiesta di finanziamento sono del comitato festeggiamenti festa Santa Maria di Loreto (il contributo della Pro Loco di Guidonia riguarda solo un evento fornito a titolo gratuito) 7mila euro; dell’associazione Alcyone 5mila e di Lettori Virali 3mila euro. Tutto disposto con una delibera di giunta: la 79 del 3 settembre scorso.   

C’è poi il caso dei 15mila euro riconosciuti alla Gsm Eventi (la società che gestisce il teatro) impegnata in questi giorni e fino a metà mese in una serie di spettacoli dal vivo in piazza 2Giugno. Un progetto inizialmente sottoposto all’attenzione della Regione Lazio per l’ottenimento di un finanziamento poi non andato a buon fine, presupposto sul quale la giunta grillina aveva inizialmente accolto la proposta prevedendo una compartecipazione di spesa. Saltato il finanziamento regionale, la Strani ha comunque deciso di sostenere i costi degli spettacoli, portando in giunta una nuova delibera ma senza prevedere, a quel punto, un avviso pubblico che mettesse in concorrenza progetti di uguale natura.

Un modo di fare dei 5Stelle, di procedere in via diretta e senza selezione pubblica, finito sul piloro di Claudio Caruso che reputa il metodo, tra l’altro fortemente avversato dai grillini quando stavano all’opposizione, l’ennesimo tradimento dei valori storici del movimento. Adesso Caruso sta con Alternativa c’è nel gruppo misto, il suo è il tredicesimo e determinante voto in consiglio comunale, dalla sua alzata di mano dipende la sopravvivenza della maggioranza penstastellata. Caruso chiede il ritiro della delibera e, in caso contrario, minaccia di non votare il rendiconto di bilancio calendarizzato nel consiglio comunale di giovedì 16 settembre. «Avranno i numeri? – scrive oggi Caruso su Facebook -. È scaduto il tempo della campagna elettorale del sindaco e il suo cerchio magico».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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