Guidonia – Appalto scaduto, gara ferma e nessuno taglia l’erba da mesi, colpa anche di Celani
GUIDONIA – La città è una giungla birmana. Lo sfalcio dell’erba negli spazi pubblici è un servizio fermo da mesi. Il vecchio appalto con la Tekneko è scaduto il 31 maggio e la nuova gara è sospesa da dicembre. In una nota stampa Arianna Cacioni, consigliere comunale della Lega, scrive di una gestione complessivamente fallimentare del verde urbano. «La gara affidata alla Centrale unica di committenza della IX Comunità montana del Lazio, sul sito istituzionale della Cuc, risulta in via di aggiudicazione a causa di un precontezioso aperto all’Anac (Agenzia nazionale anticorruzione) da uno dei concorrenti esclusi. Il servizio, da affidare con il criterio dell’offerta più vantaggiosa – scrive Cacioni – per volere della giunta 5Stelle è stato spezzettato in 4 lotti, complicando ulteriormente il quadro fatto di lungaggini già conclamate. Come se il caos generato da una gestione a dir poco confusionaria e dilettantesca non bastasse, situazioni tragicomiche si sono verificate negli ultimi periodi del vecchio appalto, quando cioè era ancora Tekneko a tagliare l’erba, e le squadre degli operai vennero colpevolmente distolte dai quartieri e concentrate al Parco dei Frati a Montecelio, dove il consigliere dei 5Stelle Maurizio Celani aveva la necessità tutta politica di inaugurare lo spazio in tempo utile per la ricorrenza del 25 aprile, selfie compresi». Ora, in questo intermezzo, con l’erba arrivata all’altezza d’uomo un po’ ovunque, l’amministrazione è stata costretta a due affidamenti d’urgenza a ditte locali con ulteriore aggravio dei costi», conclude Cacioni.