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Giu 2021
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MONTEROTONDO – Chiude (anche) l’ambulatorio di ortopedia, gessi vietati all’ospedale
MONTEROTONDO – Il declino del Santissimo Gonfalone ospedale civico della città di Monterotondo è stato reso inesorabile a tutto vantaggio del San Salvatore di Tivoli, dove per volere della sanità regionale del duo Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato sono finiti servizi sanitari e professionalità mediche e chirurgiche. Ma la responsabilità maggiore di questo disastro è dell’amministrazione Pd, dell’ultima e delle precedenti. A sferrare il duro attacco con un post sulla sua pagina Facebook è Simone Di Ventura, consigliere comunale e capogruppo della lista civica Bene Comune. «Il Santissimo Gonfalone negli anni è stato spogliato delle sue eccellenze, in ultimo, ed è notizia di queste ore, il nostro ospedale perde l’ambulatorio di ortopedia. Questo significa che non avremo più un medico specialista per le visite programmate e dovremo spostarci nei nosocomi vicini per farci mettere il gesso.
Purtroppo, e nonostante gli investimenti fatti sulla struttura con interventi di riqualificazione, l’emorragia di personale e servizi sanitari rischia di segnare la stessa sopravvivenza del Santissimo Gonfalone dove già mancano un cardiologo, un ginecologo H24 al Pronto Soccorso, una unità coronarica per la medicina d’urgenza, manca un adeguamento della diagnostica per immagini con apparecchiature per la risonanza magnetica, manca perfino un mammografo a tempo pieno. Il Santissimo Gonfalone ha subìto negli anni la riduzione d’interventi – scrive Di Ventura – a un solo giorno a settimana al reparto di ortopedia, la soppressione della chirurgia d’urgenza, della ginecologia e ostetricia. I tagli lineari alla sanità regionale operati dalla giunta di Nicola Zingaretti hanno via via privato il nosocomio di professionalità e eccellenze». Le colpe di questo stato di cose sono per Di Ventura da attribuire «alla Regione Lazio, al Comune di Monterotondo e dunque al sindaco del Pd Riccardo Varone, infine della Asl Rm5 data in gestione ad un direttore generale nominato da Nicola Zingaretti. Tutti insieme hanno fatto un disastro e smontato pezzo a pezzo il nostro ospedale»