GUIDONIA – I contributi ambientali incassati per quasi 5 milioni utilizzati per tappare i «buchi» di bilancio sebbene vincolati a progetti per i cittadini. Lo denuncia Giovanna Ammaturo, capogruppo di Fratelli d’Italia.   

Ogni anno, dal 2006, i concessionari di cave e torbiere versano al Comune di Guidonia Montecelio il contributo ambientale per un totale di 4.589.281,168. Che fine hanno fatto i soldi? Se lo è chiesto il consigliere comunale  Giovanna Ammaturo che ha inoltre scoperto che, dal 2013, il Comune non ha mai restituito la quota del 20% alla Regione Lazio, Ente a cui spetta per legge. 

 «La legge impone che il 20% sia stornato alla Regione Lazio mentre l’80% sia vincolato a progetti ambientali – scrive Ammaturo sul punto, confluito in una mozione -. Peccato che lo storno è fermo al 2013, mentre il sindaco Michel Barbet e la giunta pentastellata, durante il loro mandato, hanno incassato oltre 1,2 milioni di euro senza nulla restituire alla Regione. È indubbia e rilevante la condotta distrattiva dei fondi, ma sarà cura della magistratura, a cui pure mi sono rivolta, acclarare le responsabilità e eventualmente punire non già la mancata adozione della legge, bensì l’inerzia irresponsabile dei funzionari  e della politica, la quale finisce per rendere poco trasparente il rapporto con i cittadini».

«Come capogruppo di FdI e cittadina che vive da oltre 50 anni a Guidonia Montecelio sono delusa che alla popolazione siano stati negati progetti ambientali che l’avrebbero di certo arricchita in termini economici, morali e sociali. Intanto ogni due parole Barbet si dichiara ambientalista: solo slogan di facciata davanti alla realtà vilipesa.  Spiace che i tributi onorati da tanti imprenditori – continua Ammaturo – siano occorsi per tappare le falle di bilanci sempre più stringenti, messi in mano a persone poco esperte. È necessario alzare il velo sui troppi errori di Barbet che non sono soltanto gaffe grammaticali ma omissioni verso i cittadini che non possono passare sotto silenzio». 

«Eccentrico  il rapporto del sindaco con i soldi: siede sul conto milionario, non paga i creditori dell’Ente, riscuote tributi dai cavatori ma non storna la quota alla Regione, non concretizza la riscossione di  affitti,  Tari e  sanzioni stradali:  forse per tenersi tutti buoni per le elezioni prossime?».

  

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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