VALERIO Novelli, di casa a Fonte Nuova, in tre anni ha restituito «solo» 18.686, 77 euro al movimento e inserito tra i giustificativi di spesa perfino 1,50 euro del biglietto dell’autobus. I 3.800 euro (circa), che avrebbe dovuto devolvere alla comunità politica e umana li ha dunque investiti in eventi, collaboratori, carburante. Al netto dei 3.250 di «stipendio» cui ha diritto. I dati disponibili su TiRendiconto.it sono fermi a giugno del 2020 ma consentono di farsi una idea di come i 5Stelle eletti al consiglio regionale del Lazio usano i soldi che avrebbero dovuto restituire se non spesi. Loreto Marcelli, ad esempio, per raggiungere la Pisana da Sora dove risiede ha speso, in 27 mesi, 61mila euro di carburante (la voce è rimborsi chilometrici ). Come ha raccontato il sito web di notizie e media Etrurianews.it, Devid Porrello non rendiconta le sue spese da luglio 2020 ma anche lui si sposta molto in auto. Francesa De Vito e Gaia Pernarella, hanno organizzato molti eventi perfino durante i mesi del lockdown.

Basta dare un’occhiata al portale dei rimborsi rendicontati e «ti rendi conto», scrive Etrurianews «che la corsa dei consiglieri del M5S è come quella della lepre nell’atletica leggera: partono forte per poi mollare, spompati, neanche a metà gara». Un fenomeno evidente soprattutto per i consiglieri al secondo mandato. All’inizio, nel 2013, restituivano molto. Poi, via via, le quote tornate al movimento si sono assottigliate con l’aumento delle spese di «diaria». Quelle non programmabili come un telefono nuovo, un tablet, un convegno, un pernottamento in albergo. Stessa storia del deputato per «scelta etica» Cubeddu che prende «3200 euro al mese», poi ne spende 24mila in 2 anni per telefoni e tablet. 

Ma ecco l’esame delle spese variabili della pattuglia grillina «rendicontate» da Etrurianews anche con tanto di comparazione tra un anno e l’altro. A cominciare da quelle del vicepresidente del consiglio regionale Devid Porrello. «Va detto, innanzitutto – scrive il sito – che il  consigliere di Civitavecchia non consegna la rendicontazione da molti mesi. Sul sito, infatti, troviamo il suo rendiconto fermo a luglio 2020, dove Porrello ha restituito soltanto 830 euro: a gennaio 2017 restituiva la bellezza di 4000 euro a fronte di spese per 700 euro. Un anno dopo, a gennaio 2018, la spesa e il rimborso erano pressoché equivalenti: 2500 euro in entrambi i casi. Nel gennaio 2019 Porrello riesce a spendere 3400 euro e a restituirne solo 1300 euro. Nel 2020 la lepre, spompata, abbandona la corsa. Nei sette mesi che vanno da gennaio a luglio 2020, Porrello è riuscito a spendere la bellezza di 24.400 euro e rimborsarne 6400 euro».

Come ha fatto Porrello a spendere quasi 25 mila euro in sette mesi? È presto detto: 12000 euro per un legale e 6000 per rimborsi chilometrici. Il resto in vitto, eventi, collaboratori, cancelleria, ecc. Il tutto al netto dell’importo di ulteriori 3200 euro che il consigliere grillino percepisce, a prescindere, in busta paga. È da notare, inoltre, che il rimborso chilometrico non si è fermato neanche durante il lockdown. Ha subìto soltanto un lieve calo, colmato con l’aumento delle spese legali 

Anche Silvia Blasi è passata da un rimborso di 3.600 euro del gennaio 2017 a una certa allergia ai rimborsi nell’anno 2020. Gli stessi non hanno mai superato, nell’ultimo anno, le poche centinaia di euro/mese. A gennaio 2020 il rimborso del consigliere viterbese è stato di 730 euro, a settembre di 395 euro; a novembre di 493 euro. L’aumento delle spese effettuate da Silvia Blasi sono dovute a rimborsi chilometrici (più di Porrello, visto che viene da Tarquinia): una spesa media di circa 1.000 euro al mese. La voce a cui è più affezionata, però, è la spesa per «altro». A marzo 2020, con l’emergenza Covid-19 in atto, la Blasi ha inserito nella voce «altro» la bellezza di 1.700 euro. Inoltre, durante il lockdown (marzo aprile) è stata in grado di spendere 1300 euro in «trasporti».

Francesca De Vito, sorella di Marcello presidente del consiglio di Roma Capitale governata da Virginia Raggi, è stata più parsimoniosa nei rimborsi chilometrici (perché romana) ma colpisce, comunque, la spesa di circa 1100 euro nei trasporti nel mese di luglio 2020. Alla De Vito va sicuramente un premio: quello di esser stata brava nell’organizzare eventi durante il lockdown. Dall’esame delle spese, infatti, emerge che per eventi ha speso 800 euro a marzo e 248 euro ad aprile. Che sia brava ad organizzare convegni e manifestazioni lo si vede anche nei mesi successivi quando, a ridosso della seconda ondata da Covid-19, è comunque riuscita ad organizzare eventi e spendere molto: a settembre (un mese ancora tranquillo) ha speso 2.209 euro; ottobre 1.740 euro; 500 euro  a novembre. Ci sono poi 1.200 euro di agosto. Peccato manchi il riferimento della location degli eventi svolti nel periodo vacanziero. Da segnalare, poi, a dicembre, 1930 euro di «altro» senza nessuna specifica.

Roberta Lombardi, in media, restituisce poco più di 1.000 euro al mese. Colpisce la specifica delle sue spese nel periodo dell’emergenza sanitaria: nella voce «altro» a marzo ha speso 1.055 euro, ad aprile 860 euro. L’ex candidata alla Presidenza della Regione Lazio spende la gran parte delle sue risorse per consulenti collaboratori e per attività di ufficio (cancelleria, tablet, pc, ecc.).

Valerio Novelli non rendiconta le spese sul sito del  M5S stelle da giugno del 2020 e riconsegna poche centinaia di euro al mese bel lontano, quindi, dalle fanfare grilline di inizio legislatura. Spende la maggior parte delle sue risorse in consulenze. Etrurianews ha scoperto un rimborso alquanto bizzarro: nella voce trasporti nel mese di aprile del 2020, cioè durante il lockdown, ha inserito una spesa di 1,50 euro. Probabilmente, in piena pandemia, in qualità di componente della VI commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, avrà deciso di prendere il tram per verificare le condizioni del trasporto pubblico laziale.

Gaia Pernarella restituisce poco più di 1.000 euro al mese. Nell’ultimo anno ha speso la maggior parte delle sue risorse in trasporti. Nulla da dire visto che la simpatica consigliera terracinese percorre molti chilometri per arrivare alla Pisana. La Pernarella, però, è riuscita a spendere soldi per i trasporti anche durante il lockdown. A marzo 669 euro, ad aprile 400 euro. La cosa più curiosa, però, è il fatto che è riuscita a spendere 905 euro a marzo e 635 euro ad aprile in attività ed eventi.

Arriviamo, infine, allo stakanovista Loreto Marcelli che in soli 29 mesi (in realtà sarebbero 27, visto che nei due mesi di lockdown ha avuto l’accortezza di non sprecare risorse in trasporti) è riuscito a spendere 61.000 euro di rimborsi chilometrici. Se Marcelli, in questi anni, ha deciso di intraprendere una raccolta punti con le tessere che rilasciano le compagnie petrolifere, avrà sicuramente fatto man bassa dei premi che vengono poi erogati dalle stesse con i punti fedeltà. In media il consigliere di Sora spende oltre 2.000 euro al mese di rimborsi chilometrici. Come detto, escluso i due mesi di lockdown (marzo e aprile). Durante quel periodo ha investito pochi spiccioli nel trasporto, compensando le mancate uscite con due belle consulenze da 3.450 euro l’una. Totale quasi 7.000 euro in soli due mesi per consulenze legali. Anche Marcelli ha perso l’abitudine di rendicontare visto che non pubblica le sue spese da agosto 2020.

Da questo elenco resta fuori Valentina Corrado, di cui parleremo nella prossima puntata dopo aver ricevuto risposte da Bill Gates, IBM, Apple, Samsung, Euronics e Unieuro. Scuola Cubeddu?

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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