GUIDONIA – Il sindaco grillino Michel Barbet si è presentato a via Roma con la grancassa delle celebrazioni ufficiali, rappresentanti delle associazioni aeronautiche presenti e la corona da deporre ai piedi del monumento eretto a ricordo del generale Alessandro Guidoni. Oggi è, del resto, il compleanno della città di fondazione che porta il suo nome. Guidonia compie 83 anni. Una data simbolica, il 21 ottobre del 1937. Quando per regio decreto veniva istituita la nuova municipalità, dopo che solo due anni prima, il 27 aprile, Benito Mussolini aveva deposto la prima pietra per iniziare i lavori della città. Il nome fu in onore di Alessandro Guidoni, generale della regia aeronautica morto il 27 aprile 1928 proprio nel territorio in cui poi nacque Guidonia, durante le prove di un nuovo tipo di paracadute.

La grandezza del generale fu la scelta di voler collaudare lui stesso il paracadute anziché rischiare la vita di un soldato semplice. Guidonia divenne dunque un esempio delle città di fondazione del ventennio. Architettura razionalista e marmo. Una città moderna ed efficiente che diede l’idea che il fascismo aveva del progresso. Questa la storia di quei fatti narrata sui libri. Ventuno ottobre compleanno di Guidonia. Ventisette aprile anniversario della morte del generale, l’anno prossimo saranno trascorsi 93 anni da quel fatto entrato nella leggenda. Due date che non sembrano voler entrare nella testa di Barbet. Intervenendo ai festeggiamenti, stamane di buonora, dopo la benedizione impartita dal sacerdote e accanto al comandante dell’aeroporto militare Alfredo Barbieri, colonnello Giovanni Trebisonda, il sindaco è andato in confusione, indicando nella morte di Guidoni la circostanza ufficiale della celebrazione, scambiando i festeggiamenti per una commemorazione.

«Ringrazio le associazione ehhhh, era importante anche oggi essere qui per l’83esimo anniversario della morte di Alessandro Guidoni, generale che ha dato il nome a questa città», ha detto il primo cittadino. Forse il Comune di Guidonia Montecelio ha bisogno di un capo del Cerimoniale, che eviti brutte figure istituzionali come quella servita oggi ai presenti. Intanto il video della celebrazione, inizialmente pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco è stato rimosso. Ai pasticci non c’è mai fine.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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