GUIDONIA – L’atto sarà pubblicato sul prossimo bollettino ufficiale della Regione Lazio. Approvato ieri in giunta su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Paolo Orneli. Un provvedimento che traccia le linee di modifica del regolamento (il numero 5 del 2005 all’articolo 8) di attuazione della legge regionale 17 del 2004 sul funzionamento dei siti estrattivi, e colma i vuoti di indirizzo che nelle settimane scorse hanno generato confusione e qualche cattiva interpretazione (NE ABBIAMO parlato qui: Sulle cave tante falsità e un clima di sospetto. Di fideiussioni frazionate (e altro) parlano gli imprenditori). La delibera regionale appena approvata recita nell’oggetto: «Criteri generali per la prestazione delle garanzie finanziarie conseguenti al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle cave ai sensi della legge 17/2004 per gli interventi di recupero ambientale di siti di cava e relativi importi economici unitari, da utilizzare per il calcolo delle fideiussioni a carico del richiedente. Indirizzi regionali in merito».

Ma quali sono i punti focali del provvedimento?. Innanzitutto, c’è l’esplicito riferimento alla stipula di una nuova convezione tra il Comune ed il titolare dell’autorizzazione, che tenga conto della garanzia fideiussoria relativa alle opere di recupero ambientale, secondo i prezziari fissati ieri dalla stessa giunta sulla base di un parere di congruità rilasciato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna) nel luglio scorso. Una tariffa propriamente definita come «nuova voce di prezzo specificatamente riferita al recupero ambientale delle cave». Fino a oggi, infatti, la legge 17 del 2004, non contemplava alcun prezzo specifico relativo ai lavori di recupero delle cave, rendendo di fatto obbligatorio l’utilizzo dei prezziari relativi alle opere edili e alla sistemazione delle aree a verde e impianti sportivi. L’altra rilevante novità richiamata dal provvedimento riguarda direttamente e sopratutto il Comune di Guidonia Montecelio. Che dovrà accettare una serie di condizioni rese nella delibera sufficientemente esplicite. Come quella relativa «alla conformità delle opere realizzate rispetto a quelle previste in convenzione» dove l’Ente dovrà svincolare «la sola quota parte della somma oggetto della garanzia fideiussoria corrispondente alle opere eseguite». Il Comune avrà l’onere di aggiornare, inoltre, «le garanzie fideiussorie relative alle opere di recupero ambientale per le cave e torbiere in esercizio, sulla base del prezziario regionale per le opere ed i lavori pubblici vigente alla data di entrata in vigore della presente legge. Copia della garanzia fideiussoria aggiornata dovrà essere trasmessa alla struttura regionale competente in materia. Ove il Comune non provveda all’aggiornamento della garanzia fideiussoria entro il termine indicato, la Regione, previa diffida a provvedere entro i successivi trenta giorni, esercita, nel rispetto del principio di leale collaborazione, il potere sostitutivo previsto dall’articolo 19 della legge 14/1999 e successive modifiche».

Un provvedimento – scrive la giunta regionale – che approva i criteri generali per la prestazione delle garanzie finanziarie conseguenti al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle cave, consentendo di avere omogeneità di applicazione da parte di tutti i Comuni interessati, e di uniformare le polizze per tutto il territorio della Regione Lazio, dando inoltre la possibilità alle imprese che le polizze vengano rilasciate «per fasi temporalmente individuate nel piano di coltivazione a cui corrisponde uno specifico progetto di risistemazione ambientale anche per fasi». L’atto regionale supera inoltre «le difficoltà lamentate dalle imprese del settore estrattivo per l’ottenimento di
 idonee garanzie finanziarie, necessarie per assicurare il recupero del sito estrattivo secondo 
il progetto da ultimo autorizzato, come già specificato nella deliberazione della giunta regionale 
177/2019. Un atto ritenuto necessario dall’amministrazione regionale in un «periodo attuale dove, per effetto delle conseguenze del Covid-19, è opportuno sostenere le attività produttive, ferme restando gli obblighi ambientali previsti».

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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