GUIDONIA – Sotto la lente finiscono 4 determinazioni licenziate dal settore Finanze e Servizi informatici tra il 2017 e il 2019. Quattro affidamenti disposti in via d’urgenza, mediante trattativa diretta, alla Halley informatica Srl, azienda colosso nella gestione dei servizi informatici con sede a Matelica, provincia di Macerata, fatturato da milioni di euro e una fitta rete di filiali dirette, aziende affiliate e distributrici d’opera diffusa in ogni angolo d’Italia, Guidonia Montecelio compresa. La lente del controllo sulla regolarità delle procedure è quella del consigliere leghista Arianna Cacioni. Che già ad aprile del 2019 aveva inoltrato una interrogazione urgente al sindaco 5Stelle Michel Barbet, all’assessore dell’epoca Agostino Bultrini rimasta senza risposta.
Quattro affidamenti per un importo complessivo di circa 200mila euro sottratti alle normali procedure di gara, in apparente violazione del principio della pubblica concorrenza. In particolare, Cacioni chiedeva di conoscere «in relazione a detti importi, di circostanziare se e quali procedure di pubblica evidenza siano state svolte, con quali atti la società in questione sia risultata aggiudicataria, alternativamente quali affidamenti siano stati posti in essere ed in riferimento a quale normativa vigente». Domanda retorica, rimasta infatti lettera morta negli uffici comunali. Seguiva, a luglio 2019, una richiesta di accesso agli atti che come le interrogazioni precedenti non produceva alcun risultato. Così, il 22 giugno del 2020, dopo il lockdown e all’indomani dell’ affidamento rinnovato per il corrente anno, Cacioni tornava alla carica con il segretario generale Livia Lardo, chiedendo copia dei contratti in essere tra il Comune di Guidonia Montecelio e la società e di tutte le offerte fatte pervenire dalla Halley, a partire dal 2017, per ottenere nuovi affidamenti, nonché della delibera di giunta del 20 settembre 2017 con cui l’amministrazione 5Stelle ha dato il via alla procedura semplificata invece di bandire una regolare gara d’appalto. C’è poi un aspetto che Cacioni mette in particolare rilievo e che è pronta a segnalare all’Anac (Agenzia nazionale anticorruzione) e alla Procura della Repubblica con un esposto: gli affidamenti sono volutamente tenuti sotto soglia attraverso un frazionamento dell’appalto. Un escamotage per evitare di applicare quanto previsto dal codice nelle procedure, ed è questo in caso, particolarmente onerose.
Il risultato di questo sistema in deroga è un monopolio dei servizi informatici dell’Ente, esercitato da una società scelta con criteri discrezionali in un settore più di tutti delicato per la mole e la qualità delle informazioni trattate. Le determine di impegno di spesa, tra l’altro non più disponibili all’albo pretorio e per questo oggetto di accesso agli atti, sono a firma del Responsabile del Ced (Centro elaborazione dati) del Comune Roberto Gigli o di altri funzionari del medesimo ufficio, incardinato nelle competenze del settore Finanze, sotto la responsabilità amministrativa della stessa Lardo. Una faccenda gestita negli ultimi 3/4 anni con una grave carenza di chiarezza e trasparenza. Ecco perché Cacioni vuole investire l’Agenzia nazionale anticorruzione. Con la motivazione che il mancato espletamento delle procedure di gara, ove previsto come obbligatorio, comporta una serie di conseguenze per la stazione appaltante, non solo sul piano amministrativo, ma in termini di annullamento e inefficacia del contratto pubblico, e anche, ricorrendone i presupposti, sul piano della responsabilità contabile per «danno alla concorrenza». Spetterà invece alla Procura valutare eventuali titoli di reato, come la turbativa che si applicherebbe secondo la recente giurisprudenza anche nel caso di deliberazione a contrarre senza l’espletamento di alcuna gara, bensì con l’affidamento diretto ad un determinato soggetto economico. Comunque, una brutta storia che sconfessa per intero il background dei 5Stelle

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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