Verso il commissariamento dell’intero ciclo dei rifiuti nel Lazio, a Guidonia crac del sistema di smaltimento e 5Stelle in tilt
GUIDONIA – Un atto dovuto quanto inutile. L’ordinanza contingibile e urgente (a tutela della salute pubblica) con cui il sindaco Michel Barbet ha declassato l’umido a frazione indifferenziata, «secco» o «grigio» in gergo, sul piano pratico è perfino dannosa: non ci sono impianti di Tmb nel Lazio né in Italia in grado di trattare il rifiuto misto. Roma Capitale con la sua emergenza annosa ha saturato l’offerta, così anche volendo pagare lo smaltimento a caro prezzo, con conseguenti impennate della tariffazione, il Comune di Guidonia Montecelio non saprebbe dove conferire il rifiuto tal quale o «sporco», inquinato dalla componente organica.
Sul fronte degli impianti che trattano l’umido la situazione è anche peggiore. Gli addetti ai lavori parlano di somme superiori a 200 euro a tonnellata (più il trasporto) per il conferimento. Questo è il prezzo di mercato: se ci fossero siti di lavorazione disponibili ad accogliere la mostruosa quantità di organico prodotta da Guidonia: 10mila tonnellate l’anno. Ovviamente non ci sono. Così, l’amministrazione 5Stelle al governo della terza città del Lazio è in un vicolo cieco e non sa come uscire da una crisi senza precedenti nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Da giorni l’umido viene raccolto a macchia di leopardo nei quartieri cittadini ma il collasso è dietro l’angolo. La ordinanza di Barbet ha imposto a Tekneko, la società che gestisce la raccolta porta a porta, il conferimento dell’indifferenziato+umido nell’impianto della ditta Porcarelli e co. a Rocca Cencia, ma il tritovagliatore (ufficiosamente del gruppo Cerroni) non è collaudato per trattare la frazione organica putrescibile del rifiuto domestico, la più inquinante, se non smaltita secondo le direttive europee destinata a produrre percolato. Tra l’altro, l’impianto di Rocca Cencia, già arranca con l’indifferenziata di Roma e di altri 51 Comuni della provincia. In quell’impianto si consuma già un incredibile cortocircuito nella gestione dell’immondizia. Curiosità: tra questi 51 municipi ci sono anche Anguillara e Guidonia Montecelio, due città grilline.
Michel Barbet, alle prese con una emergenza senza soluzione, oggi è dunque tornato a parlare ai cittadini con un breve quanto confuso comunicato su Facebook. «Anche Guidonia Montecelio, come la città di Roma e la provincia tutta, sta cercando soluzioni percorribili per riprendere la regolare raccolta della frazione umida – ha scritto il sindaco – malgrado le ultime due settimane di lavoro intenso per trovare impianti di conferimento in grado di recepire i nostri volumi, e malgrado l’ordinanza che ho emesso per scongiurare l’emergenza sanitaria, ancora a questo momento non riceviamo il via libera da nessuno degli impianti in Regione».
La soluzione tuttavia non c’è se non nel commissariamento dell’intero ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio che il presidente Nicola Zingaretti potrebbe decidere già nelle prossime ore. Il governatore è ormai consapevole che la emergenza in cui versa il territorio tutto è paragonabile a quella della Campania di un paio d’anni fa e che misure straordinarie sono indispensabili, dopo la cessazione annunciata della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro annunciata per gennaio, sito dove conferiscono i sovvalli, o scarti del recupero, anche di molti comuni della provincia di Roma. Certo, la soluzione straordinaria che potrebbe intravedere un commissario, il cui incarico è per natura straordinario in deroga alle norme, potrebbe essere quella di rimettere in gioco i tanto odiati termovalorizzatori e i Tmb.
A cominciare da quello ultimato e collaudato costruito da Colari Ambiente all’Inviolata. In Regione e tra gli addetti ai lavori se ne parla e la scelta potrebbe passare sulla testa dei 5Stelle locali, ideologicamente contrari a quell’impianto. Intanto domani alle 15 è in calendario un incontro allargato alla Città Metropolitana di Roma al quale è prevista la partecipazione dell’assessore all’Ambiente di Guidonia Montecelio Manuela Bergamo e di Barbet. Le scelte che potrebbero essere chiamati a fare sono politicamente imbarazzanti per il variegato mondo pentastellato ma necessarie.