GUIDONIA – Ha continuato per mesi e in segreto a tenere il piede in due staffe: consigliere al Comune di Bronte, paesone di poco meno di 20mila anime alle porte di Catania, e assessore alla Legalità (più una sfilza di altre deleghe tra cui il vicesindaco) a Guidonia Montecelio. Nella sua Sicilia la condizione era nota dallo scorso 9 aprile. Quando l’assise votava la surroga a Valeria Franco (consigliere 5Stelle dimissionario) a beneficio di Davide Russo. Con la condizione che, entro dieci giorni, Russo producesse le osservazioni alle evidenti contestazioni poste pubblicamente dal segretario generale Giuseppe Bartorilla. L’impedimento al doppio incarico nell’isola è, per quel dirigente apicale, riconducibile al combinato disposto tra la legge regionale siciliana numero 31 del 1986 e l’articolo 63 del Tuel, il testo unico degli enti Locali che vieta di ricoprire contestualmente l’incarico di assessore e la funzione di consigliere nei comuni sopra i 15 mila abitanti. Tutto messo nero su bianco nella delibera di consiglio del Comune di Bronte numero 14 del 9 aprile 2019. A Guidonia invece la faccenda del doppio incarico, e della contestata incompatibilità, covava sotto la cenere delle segrete stanze grilline. Come una pentola d’acqua in ebollizione ha però stremato gli assetti interni alla maggioranza fino alla riunione di ieri sera, mercoledì 9 ottobre, quando Angelo Mortellaro, il  presidente della seconda istituzione del Comune, ha chiesto al sindaco Michel Barbet di revocare con effetto immediato le deleghe a Davide Russo. Dicendosi pronto, in caso contrario, a lasciare il Movimento per confluire nel gruppo misto. Pronti a seguirlo altri colleghi consiglieri avversi a Russo nella faida di potere tutta interna agli stellati. A tirare la fronda degli anti, secondo i bene informati con le orecchie sempre aperte, ci sarebbero Claudio Zarro ,che di Russo vorrebbe la delega al Commercio e Laura Santoni. Mortellaro avrebbe già inoltrato una lettera di comunicazione al sindaco nella quale annuncia l’addio in aula. Rimarrebbe presidente di garanzia per l’assise da iscritto al gruppo misto.

Fin qui, la saga più squisitamente politica. Riassumibile così: A Guidonia, tra i 5Stelle, in pochi sapevano e non hanno detto niente. La vulgata di queste ore sposta a un paio di mesi fa la scoperta del doppio incarico da parte di Mortellaro più altri. Sicuramente a conoscenza della incompatibilità siciliana di Russo erano il sindaco e il capogruppo Giuliano Santoboni che, però, si sarebbero guardati bene dal farne parola anche con le opposizioni e i cittadini. Insomma, quasi nessuno sapeva di avere un assessore vice sindaco a mezzo servizio. Come segrete sarebbero rimaste le fughe siciliane di Russo per prendere parte, svestiti i panni di governo, ai consigli del Comune di Bronte. Restano gli interrogativi sulle procedure e eventuali omissioni: possibile che il segretario generale di Guidonia, Livia Lardo, non sapesse delle contestazioni sollevate dal collega siciliano ormai sei mesi fa?  La incompatibilità andava comunicata ai vertici burocratici della città dell’aria, all’Anticorruzione comunale anche ai sensi e per gli effetti delle leggi sulla trasparenza? Davide Russo è personaggio che ha costruito una carriera sul rispetto delle regole, leggi regolamenti e procedure amministrative. Legalità è la sua parola d’ordine. Anche in terra sicula non si è smentito. Dagli atti e dai giornali locali si apprende che avrebbe annunciato la nascita a Bronte di uno sportello della legalità; che dal 3 giugno scorso è membro delle commissioni Bilancio e Tributi in sostituzione della dimissionaria Valeria Franco. Certo, per uno così la contestazione di una incompatibilità, in violazione di norme e procedimenti, è un po’ come il colmo dell’onesto. Ma questa storia, con i riverberi che avrà nella terza città del Lazio, è ancora tutta da scrivere.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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