GUIDONIA – Come in una reazione a catena i fatti si susseguono con impressionante velocità, così dopo le «attestazioni» dovute a difesa della corretta procedura amministrativa (leggi qui), Livia Lardo, il segretario generale dell’Ente, caccia la ditta (ecco la risoluzione del contratto). Licenzia in tronco quelli della «società Halley», a suo dire colpevoli di malfunzionamento del sistema, che il 12 aprile scorso ha esposto il Comune e la sua «classe politica» a una brutta figura. Cosi si legge nel provvedimento che risolve in anticipo il contratto, decorrenza 2 maggio. La società sarebbe quindi l’unica responsabile della duplice pubblicazione sull’albo pretorio della stessa delibera di giunta, uscita a distanza di 48 ore in due differenti versioni con tanto di giallo sulla cancellazione di un atto pubblico che nel momento della divulgazione produce effetti di legge.

Ieri Lardo, in un chiarimento pubblicato sul sito istituzionale, attribuiva ogni responsabilità «a un malfunzionamento del software» nel caricamento della ormai famigerata delibera 34. Quella che nell’indirizzo della giunta doveva aumentare il numero degli ambulanti alla festa di San Giuseppe Artigiano di Villanova. Votata, quindi pubblicata una prima volta, due giorni dopo la seconda però con una modifica sostanziale nel Corpo dell’atto, che avrebbe presupposto un ulteriore passaggio in giunta e una nuova approvazione. Per il segretario invece niente di anomalo si è verificato se non nel sistema Halley di caricamento degli atti amministrativi. Un marchingegno complicato da capire e spiegare, che non avrebbe correttamente recepito le correzioni apportate al deliberato, creando una prima versione non conforme al testo approvato dall’esecutivo.

Ecco allora la decisione di licenziare la Halley e il suo software presa in accordo con il sindaco 5Stelle Michel Barbet. Anche perché l’errore commesso non sarebbe il primo. Lardo parla di ripetute volte in cui gli uffici, il centro elaborazione dati e gli organi politici «hanno assistito alla pubblicazione di atti non da essi deliberati seppur correttamente predisposti». Delibere di giunta e consiglio comunale, ma anche decreti e ordinanze sindacali. «Si impone dunque – scrive il dirigente apicale – che nelle more dell’individuazione del nuovo affidatario si provvederà a gestire questi atti in modalità cartacea».

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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