GUIDONIA – La giunta 5Stelle lunedì 11 febbraio ha approvato l’aumento del 50% dell’imposta su pubblicità e pubbliche affissioni che superano il metro quadrato. La delibera, arrivata in discussione su proposta dell’assessore con delega al Commercio Davide Russo, rimodula i prezzi sia per poster pubblicitari, che per monitor, stendardi, striscioni, locandine e insegne, dopo che, dal 1994, anno di approvazione del regolamento comunale, mai si era provveduto ad aumentare le tariffe.

Nell’atto si legge che la legge di bilancio 2019, dopo anni di blocco, ha attribuito ai Comuni la possibilità di aumentare le tariffe dell’imposta sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni fino al 50% rispetto ai valori stabiliti dalla legge in relazione alla classe dei Comuni. Il Comune, con le proprie difficoltà finanziarie, ha dunque deciso di applicare l’aumento massimo previsto e pari appunto al 50%. Come il decreto prevede, l’aumento delle tariffe avrà valore retroattivo e riguarderà tutte le pubblicità di quest’anno, comprese quelle che sono già state prenotate; chi ha già pagato le pubblicità sarà avvisato dal Comune tramite posta elettronica certificata.

Un provvedimento che non è piaciuto al consigliere comunale del Partito democratico Emanuele di Silvio che in una nota stampa parla di «aumenti vergognosi approvati dal sindaco Michel Barbet e dalla sua giunta».

“Va precisato – spiega Di Silvio – che l’aumento riguarda tutte le affissioni che cittadini, i commercianti e i consiglieri faranno nel futuro; compresi i manifesti mortuari». 

«Tale scelta si ripercuoterà sicuramente nei confronti dei gestori delle affissioni private (per la maggior parte abusivi) che trarranno vantaggio dagli aumenti, diventando di fatto più competitivi del Comune. l tutto a discapito delle tasche dei cittadini delle associazioni nonché dei negozi locali che per pubblicizzare i loro eventi, servizi e prodotti dovranno sborsare il 50% in più rispetto al passato, compresi coloro che dovranno dare tristi notizie di famigliari scomparsi».

«Un altra risposta a sostegno del commercio locale firmato Barbet e la sua squadra di governo. C’è da precisare che la responsabilità di tale scelta – conclude Di Silvio – ricade politicamente anche sul consigliere Claudio Zarro in qualità di presidente della commissione Commercio, rimasto silente dopo tale delibera di giunta che immagino conosca ed abbia condiviso con i suoi assessori».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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