Il taglio degli alberi avvenuto nei due ultimi giorni nella pinetina di Guidonia intitolata ai Martiri di Nassiriya ed a ridosso della linea ferroviaria lascia senza parole.

A pensarla così è Giovanna Ammaturo consigliere della Lega per Salvini che conferma : “ Per mesi questi alberi hanno ombreggiato migliaia di cittadini. Per evitare eventuali  danni a questi pini si sono pretese garanzie tali che è saltato il  Fayrlands Celtic Festival. Fu chiesto agli organizzatori che avrebbero dovuto garantire  nella pineta la sicurezza degli ospiti. Oltremodo l’amministrazione comunale avrebbe voluto che gli organizzatori della quattordicesima edizione della famosa kermesse si sostituissero alle competenti autorità.  Intanto in 72 ore è stato tagliato tutto, peggio che gli incontrollati tagli in Amazzonia”.

Si chiede Ammaturo, senza paura di essere smentita, “se la decisione sia stata presa a seguito di una relazione dell’ agronomo di competenza”. È evidente – sottolinea il consigliere –  “che da lunedì porremo in  atto tutti gli strumenti per evidenziare la legalità e la legittimità di questi tagli. Un disboscamento che non ha salvato nessuna conifera rendendo un deserto quello che prima era una oasi di assoluta relax. Abbiamo ragionevoli dubbi. Tutto è avvenuto dopo la caduta di un ramo il 30 agosto. Eravamo fiduciosi che questa amministrazione grillina avesse fatto monitorare tutti gli alberi del Comune dopo l’incidente del 23 marzo scorso quando rimasero feriti due persone tra cui in disabile in carrozzella su cui piombò rovinosamente un pino. Così fu  riferito in consiglio comunale”

Giovanna Ammaturo vuole insomma vedere  gli atti ufficiali  e rappresentarli alla comunità guidoniana. E aggiunge: “Per mesi si è passeggiato sotto i pini in tranquillità sapendo che dei professionisti avevano controllato. Ma quale è la verità? L’assessore  all’ambiente che prima aveva  confermato  il monitoraggio dopo il 30 agosto sui social ha affermato che il pino caduto su un’auto in sosta  non era stato monitorato se non nel 2015?. I cittadini debbono sapere se possono passare sotto una pianta. Tagliarle tutte è ovviamente  un danno ambientale irreversibile. E non tagliare in caso di decadenza costituirebbe un reale pericolo per le persone. Due sono le versioni ma una sola è la verità: erano pericolosi prima ed allora  perché non sono stati monitorati e tagliati. Non erano pericolosi e allora perché il taglio ora a ridosso della festa di Guidonia? Quali le paure dell’amministrazione Barbet? Potrebbe anche essere il progetto ambientale che da due anni è carico all’amministrazione grillina dopo il pagamento della “ Decima” da parte dei cavatori: chissà.  Solo le carte ci diranno la verità che ovviamente comunicheremo ai cittadini con l’umiltà e la trasparenza che ha sempre distinto la nostra attività politica”. 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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