GUIDONIA – Il battage sui social media è stato incessante: riapre (tra le altre) la biblioteca di Montecelio, all’interno del complesso monumentale del San Michele Argcangelo, ma era tutto finto. Passata la comparsata del  sindaco e dell’assessore alla Cultura, nell’ordine Michel Barbet e Elisa Strani, il sito rimane chiuso fino a data da destinarsi. Settembre, ma anche oltre. E il personale de l’Arca di Noe, la cooperativa romana aggiudicataria dell’appalto sulla gestione del servizio bibliotecario comunale, è stato dirottato nelle altre strutture di Setteville, Villalba e Guidonia Centro, incrementandone le giornate di apertura al pubblico. Il problema che impedisce la fruizione del sito letterario è la mancata messa in sicurezza del parco dei Frati all’interno del San Michele, unica via di accesso per gli avventori, in alternativa al Museo che però, privo di direttore e di struttura organizzativa, resta sbarrato anch’esso fino a data da destinarsi. Con la eccezione dei week end nei due mesi di luglio e agosto (ad esclusione delle settimane di Ferragosto) a cura di una associazione locale.

Dunque, la riapertura promossa in pompa magna con manifesti pubblici, propaganda insistente sui social media da parte dei consiglieri 5Stelle, era solo un bluff. Anche quando sindaco e assessore hanno appreso della impossibilità di garantire l’accesso  si sono guardati bene dal comunicare il cambio di programma, per non incorrere in critiche e in spregio alla trasparenza. Alberi pericolanti, erba alta, degrado, l’area verde del San Michele è l’emblema di come vanno le cose al governo della città.  Così, un sito archeologico di rilevante importanza, con annessa biblioteca, restano chiusi.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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